Sgaravatti Trend
Il Toro Ferito, scultura in bronzo di Guido Sgaravatti

Il Toro Ferito di Guido Sgaravatti

Il Toro Ferito: ho preso l’emblematica immagine di quest’opera di papà per pubblicare un mio sentimento.

Forse un sentimento comune, probabilmente in molti ci sentiamo feriti come questo Toro, anche noi ci sentiamo nell’arena di una corrida.

Sentiamo il fardello delle banderillas sul groppone, qualcosa che ci disturba, ci inquieta, ci toglie energia e ci ferisce nel profondo.

Il Toro Ferito, scultura in bronzo di Guido Sgaravatti

La corrida è stato uno spettacolo popolare in Spagna ma è stolto, ingiusto e perverso!

Nell’arena si tifa per l’uomo, il torero, ma non ci rendiamo conto della spaventosa sofferenza del toro, rappresentata in queste immagini con la maestria artistica di papà.

Un esempio in cui l’espressione artistica diventa motivo di riflessione.

Guido Sgaravatti, che amava il creato e la natura, che gioiva della nascita di un fiore, vede questo ingiusto gesto fatto dall’uomo per gioco.

Trasferisce nell’opera l’inaccettabile violenza fatta per divertire un’arena di stolti.

In quest’opera coglie la sofferenza di un magnifico Toro a cui sono inflitte le banderillas.

Il toro, simbolo della fertilità, della ricchezza, simbolo anche della borsa quando cresce.

Il toro che lentamente perde le sue forze sofferente perché l’uomo lo uccide con sadico potere.

Attuale, vero?

Sembra di parlare di ciò che accade oggi nel mondo…

Il Toro che è in noi, nella nostra vitalità ed energia umana, non possiamo lasciarlo nell’arena.

Il Toro che è in noi dobbiamo salvaguardarlo, e questa scultura è un monito al cambiamento di rotta e di cultura necessario a tutti per la sopravvivenza dell’umanità.

Guardiamolo in volto: siamo noi sofferenti e sopraffatti dagli eventi.

Reagiamo con forza alla violenza, togliamoci dal dolore e dallo spettacolo perverso!

Un monito a rivolgersi al bene, al lavoro, alla comprensione e alla voglia di salvaguardare il creato.

Dobbiamo salvarci dalla stupidità di un’umanità che ama combattere.

Salvarci dalla nostra stupidità nel credere di essere infallibili…nemmeno la scienza lo è.

Dobbiamo salvarci con umiltà e comprensione, sapendo che siamo mortali ma eterni…insegnava lui.

Diceva che siamo una traccia, un solco indelebile nello spazio/tempo, questa nostra traccia terrena resterà nell’inconscio collettivo e rimarrà nel tempo.

Guido Sgaravatti sarà ospite fisso in una sezione a lui dedicata e nella sezione Yoga, in cui avvicineremo il pubblico a quella filosofia che amava e che ha tanto studiato.

Parleremo della sua cultura e dei suoi libri, con i suoi allievi e cari amici, e parleremo della sua opera artistica.

Un dono per ricordarlo, una traccia, come avrebbe detto lui, che resterà come questa scultura del Toro Ferito e tante altre di meravigliosa fattura.

VIVA LA VITA!

Antonio Sgaravatti

Potrebbe interessarti anche: